Negli ultimi tempi, l’uso di biciclette elettriche ha registrato una crescita notevole. Questo aumento è stato favorito dai grandi sviluppi tecnologici, come la diffusione di batterie che garantiscono prestazioni energetiche sempre più elevate in termini di autonomia e tempi di ricarica.
Per salvaguardare l’ambiente, per i benefici alla salute, per risparmiare sui costi dei trasporti e per evitare il caos del traffico urbano, in tanti stanno scegliendo questa modalità di trasporto alternativa e sostenibile.
Circolazione e-bike: diverse categorie di biciclette elettriche
Esistono diverse categorie di biciclette elettriche, o e-bike, che variano in base alla potenza del motore, al supporto del telaio e ai requisiti legali.
Ecco una panoramica delle principali categorie di e-bike:
- City e-bike: l’opzione urbana ideale per evitare il traffico.
- Trekking & mountain e-bike: progettate per affrontare salite su vari tipi di terreno, dotate di cambio a deragliatore per una maggiore trazione.
- Cargo e-bike: pensate per il trasporto di bambini o per la spesa, alcune possono avere tre ruote e un portapacchi.
- SUV e-bike: biciclette ibride con pneumatici larghi, perfette per asfalto e percorsi off-road.
- Speed pedelec: veloci fino a 45 km/h, ideali per coprire distanze più lunghe, come il tragitto quotidiano verso il luogo di lavoro.
- Road e-bike: la versione elettrica delle biciclette da corsa, ottima per allenamenti e tour sportivi.
E-bike: la normativa vigente sulle biciclette elettriche
Le principali fonti normative che disciplinano la circolazione delle e-bike sono:
- il regolamento europeo n. 168/2013;
- l’articolo 50 del Codice della Strada.
Queste normative fissano limiti precisi di potenza, velocità e lunghezza delle e-bike, che devono essere rispettati per rientrare nella categoria dei “velocipedi” ed essere equiparati a una bicicletta tradizionale.
In particolare:
- la velocità massima generata dagli accumulatori non deve superare i 25 chilometri orari nella modalità con pedalata assistita;
- quando si smette di pedalare, il motore deve fermarsi progressivamente;
- la lunghezza della bicicletta elettrica non può superare i tre metri.
Legislazione italiana e-bike
L’attuale normativa in Italia riguardante le biciclette elettriche prevede le seguenti disposizioni:
- Non è necessario l’uso del casco: gli utilizzatori di biciclette elettriche non sono obbligati a indossare un casco protettivo, a meno che non siano minorenni o siano in determinate situazioni locali specifiche che richiedono l’uso del casco.
- Esenzione da assicurazione, bollo e targa: le biciclette elettriche sono esentate dall’obbligo di avere un’assicurazione, di pagare il bollo e di avere una targa, poiché sono considerate mezzi di trasporto leggeri con limiti di potenza.
- Dotazione di dispositivi obbligatori: le biciclette elettriche devono essere equipaggiate con dispositivi di sicurezza, tra cui catadiottri gialli, una luce anteriore e un fanalino posteriore rosso, nonché un campanello per segnalare acusticamente la presenza della bicicletta.
- Guida da parte dei minorenni: i minorenni possono guidare biciclette elettriche, ma le leggi locali possono stabilire età minime o altre restrizioni per i giovani conducenti.
- Accesso alle zone a traffico limitato, piste ciclabili e aree pedonali: le biciclette elettriche hanno il diritto di accedere alle zone a traffico limitato, alle piste ciclabili e possono circolare nelle aree pedonali e sulla carreggiata delle strade urbane, a meno che non ci siano divieti specifici locali.
Trasporto dei bambini in e-bike: cosa dice la legge?
La legge italiana consente il trasporto di bambini in e-bike con alcune restrizioni e norme di sicurezza. Le biciclette elettriche sono considerate simili ai velocipedi, e quindi le stesse regole si applicano a esse, in conformità con l’art. 182 del Codice della Strada, comma 5.
Ecco cosa dice la legge in merito al trasporto dei bambini in e-bike:
- Seggiolino con schienale anche senza braccioli: è consentito il trasporto di un bambino fino a otto anni, purché sia utilizzato un seggiolino adatto con uno schienale, che può o non può avere braccioli.
- Posizione del seggiolino: il seggiolino può essere collocato sia in posizione posteriore agganciato al portapacchi della e-bike, sia in posizione anteriore, ma senza creare ostacoli alla visuale del conducente.
- Limite di peso: il carico massimo del bambino e del seggiolino non deve superare i 15 chilogrammi di peso.
- Uso di un rimorchio: in alternativa, è possibile utilizzare un rimorchio per il trasporto del bambino. Questo rimorchio deve essere collocato nella parte posteriore rispetto al conducente. La lunghezza totale della e-bike, compreso il rimorchio, non deve superare i 3 metri.
La normativa sulle e-bike è in costante evoluzione
Alla luce dell’attuale legislazione italiana, le normative relative all’uso di e-bike sono definite in modo chiaro e dettagliato. Tuttavia, è essenziale rimanere consapevoli che le leggi possono evolvere nel tempo, influenzate da cambiamenti sociali, tecnologici e ambientali.
Pertanto, per rimanere informati e conformi alle leggi in costante evoluzione, è consigliabile tenersi aggiornati attraverso fonti ufficiali e consultare le disposizioni locali.
La sicurezza stradale e la tutela dell’ambiente sono due aspetti fondamentali che continuano a guidare le regolamentazioni sulle biciclette elettriche.